Gerini fa la sindaca di Roma: «Il mio programma? Pulizia, trasporto pubblico e verde»

Claudia-Gerini-1200x«La prima cosa che farei se fossi sindaca di Roma? Mi concentrerei sui trasporti pubblici, che sono completamente inesistenti. Poi pulirei la città, mi occuperei dei giardini e delle aree verdi». Risponde senza esitare Claudia Gerini, che è stata sindaca sul set di “Lasciarsi un giorno a Roma”, nuovo film da regista (e attore) di Edoardo Leo che sarà su Sky Cinema dal 1° gennaio. Fresca cinquantenne (compleanno tondo che ha celebrato con una scatenata festa danzante), l’attrice romana nel film è Elena, prima cittadina della Capitale che tra i mille impegni istituzionali e mediatici non trova tempo per dedicarsi al marito (Stefano Fresi) e alla figlia, mentre Tommaso (Leo), amico di lui, affronta la disgregazione della sua relazione decennale con Zoe (la spagnola Marta Nieto). Gerini, ancora nelle sale con “Diabolik”, l’anno prossimo sarà al cinema anche con il suo debutto da regista, “Tapirulàn”.

Gerini, come è stato immedesimarsi nel ruolo di sindaca?
«È stato bello interpretare una donna ispirata, che ha un ruolo istituzionale e una missione politica. A suo modo questo è un film rivoluzionario: è la prima volta che le due protagoniste hanno ruoli forti, di donne impegnate, mentre gli uomini arrancano un po’ dietro di loro. È un ribaltamento culturale, un modo per percepirci come società che cambia».

Per la sindaca capitolina c’era un modello a disposizione, come ci si è relazionata?
«Ci interessava raccontare una donna impegnata in politica, ma nella sua dimensione privata, nella vita a casa con la famiglia e con chi deve condividere con lei il quotidiano pieno di impegni. Mi sono ispirata piuttosto alle donne che fanno lavori impegnativi e devono tappare tanti buchi con un approccio multitasking».

Fin nel titolo, Roma è grande protagonista di questa storia.
«Proprio come viene raccontata nel film, Roma è un teatro romantico, un posto in cui non si può che innamorarsi, altro che lasciarsi. Una città bella, maestosa, magica, incredibile, con angoli strepitosi ma purtroppo male amministrata. Speriamo in meglio».

È fiduciosa?
«La speranza è l’ultima a morire. Vedremo».

Quanto si è sentita toccata dal dilemma di chi non sa se lasciarsi o restare?
«È un momento delicatissimo quello in cui devi capire se rilanciare o fare un passo indietro perché è finita. Tutti ci siamo passati. La cosa più difficile è riconoscere quando si trasforma il rapporto. A volte ti trascini sperando che cambi qualcosa, ma c’è un momento nella relazione in cui, se non vuoi chiudere gli occhi, capisci».

Qualche settimana fa ha parlato del suo desiderio di adottare un bambino da single e del fatto che non si possa fare. Che reazioni ha avuto?
«Tantissima solidarietà da persone che, come me, avrebbero questa idea. È un peccato che non ci sia una legge che regolamenta l’adozione per chi non è sposato o non è in coppia. Io però ho sempre in testa la voglia di mettermi a disposizione di bambini sfortunati. Non è questione di età, è un desiderio a 40, 50, 60, 70 anni: per dare amore c’è sempre tempo».

Gerini fa la sindaca di Roma: «Il mio programma? Pulizia, trasporto pubblico e verde»ultima modifica: 2021-12-22T11:37:47+01:00da chris20210
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