Michelle Comi e il video hard vietato
«Dovevo scegliere tra i miei abbonati un ragazzo con cui registrare il video – ha detto Michelle Comi in un video su TikTok -. Dopo varie selezioni ho scelto e l’ho incontrato. È andato tutto bene, abbiamo girato il video, ma non gli avevo ancora fatto firmare le carte dei documenti. È saltato il suo anno di nascita, il 2005. Per ovvi motivi (è minorenne, ndr) il video non può essere distribuito. Anzi, non dovrebbe proprio esistere. E infatti è stato cancellato. È stata colpa mia, avrei dovuto fargli firmare tutto prima, ma essendo la prima volta che lo faccio sono andata un po’ sulla fiducia». Alla fine ci ha riso su: «Sono di nuovo alla ricerca di un partner adesso. Il ragazzo ha fatto il furbo, ma spero che almeno si sia divertito».
Chi è Michelle Comi
«Lavoravo all’Istituto per tumori di Milano come impiegata amministrativa, prendevo 1400 euro al mese. Avevo solo Instagram, eppure non ero ben vista al lavoro. Ero vittima di mobbing e le mie colleghe mi guardavano malissimo», ha raccontato Michelle Comi in un’intervista parlando della sua scelta di vita. Così, ha deciso di cambiare vita: «Mi sono licenziata dall’ospedale e ho aperto Onlyfans. E oggi sono felice».
Oltre all’aspetto psicologico, c’è anche quello economico: «Quanto guadagno? Preferisco non dirlo, ma non è paragonabile al mio stipendio in ospedale». E sulle polemiche per la crescita di OnlyFans, dice la sua: «La politica considera Onlyfans un problema? E’ assurdo, siamo nel 2023. I politici si preoccupino del gioco d’azzardo». E sulle critiche dei genitori aggiunge: «Non è semplice accettarlo, a mia madre la cosa non andava giù. Ma è inutile vietare le cose ai figli. Certo, bisogna essere pronti, viviamo in una società all’antica. Ragazze, preparatevi agli insulti».