Di cosa parla
Per tutti gli anni ‘80 l’immagine di Wanna Marchi e i suoi prodotti impazzano, rendendola ricchissima e famosa, insieme al suo unico e vero braccio destro, la figlia Stefania. Le due passano dal successo alla clamorosa caduta di inizio anni ’90, quando l’impero costruito dalle due si sgretola e le scaraventa sul lastrico. Un disastro che scatena voglia di riscatto. Creme dimagranti e antirughe lasciano così il posto ad amuleti e numeri benedetti venduti insieme al Maestro di vita Do Nascimento. Questa strepitosa macchina da soldi si sarebbe poi rivelata essere altro: una truffa clamorosa, realizzata grazie a una complice insospettabile, la televisione.
Di nuovo in tv
Perché la scelta di riaccendere – ancora – i riflettori su questo personaggio? Netflix ha dichiarato di voler puntare su storie di persone molto conosciute da raccontare in modo sorprendente e mettendo in luce aspetti meno noti della televenditrice. Il percorso di Wanna Marchi, infatti ha anche subito rigenerazioni e svolte costanti che potrebbero essere interessanti per il pubblico della piattaforma di streaming. La docuserie debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio Netflix è attivo.
«Wanna», scritta da Alessandro Garramone e Davide Bandiera, è diretta da Nicola Prosatore e prodotta da Gabriele Immirzi per Fremantle Italia.