«È sempre complesso per un conduttore gestire una trasmissione da lontano, ma voglio chiudere l’ultima puntata di Non è l’arena da qui, da Mosca. Ad Odessa mi sono ritrovato con i missili a 700 metri da dove dormivamo. Qui, in Russia, invece c’è una serenità apparente perchè il fronte è lontano. Molti giornalisti sono andati via, ma è un errore», racconta Giletti.
«Qui ci sarà un confronto vivace con Marija Zacharova che ha rivoluzionato il ministero degli Esteri qui a Mosca», continua il conduttore di Non è l’arena. “Sono preoccuparo del fatto che i generali abbiano preso il posto dei virologi (…)”.
Poi Giletti commenta gli ultimi attacchi ricevuti da una parte della stampa: «Sono un eretico, cerco le strade che portano alla verità. Sono cresciuto con Minoli, non capisco l’attegiamento di una parte di giornalisti che non capisce l’importanza del dialogo. Sono stato in tutte le parti del mondo, bisogna vedere con i propri occhi per raccontare», conclude in radiovsione.