«Li ho appena conosciuti. Sono arrivati a Cellino San Marco, sono una cinquantina distribuiti in tutta la provincia di Brindisi».
E lei quanti ne ospiterà?
«Tre. Sono una madre, la figlia e un altro ragazzo. Li ho potuti abbracciare solo a tarda sera per via dei controlli numerosi, le pratiche e i tamponi. Li ospiterò a casa mia. Ma non mi va di enfatizzare il gesto, farei a meno di dirle certe cose, vorrei restasse privato perché non mi piace farmi pubblicità».
Perché questa scelta?
«Quello che ho fatto l’ho fatto perché ho sentito il dovere di farlo. Come si fa a girarsi dall’altra parte quando l’umanità ti chiama? Sono sempre stato chiamato a cantare, adesso sono chiamato a fare queste opere di umanità, niente di straordinario. Del resto Libertà è una delle mie canzoni più belle».
In futuro pensa di fare altri gesti?
«Siamo sempre pronti, soprattutto pensando al futuro, a migliorare il proprio status mentale».
Le sanzioni convinceranno Putin a mollare la presa?
«Credo che le sanzioni rischiamo di pagarle più noi che loro».