Il campione di motociclismo si è legato nel 2005 a Manuela Raffaetà che poi ha sposato. I due hanno avuto una figlia, Martina, nata il 19 luglio 2014, per poi far terminare il matrimonio nel 2020. Il periodo della separazione non è stato semplice, ma alla fine i due ex coniugi hanno trovato un punto di incontro per il bene della piccola Martina.
«Da 15 mesi non postavo una foto di famiglia, una foto con AM la ragazza con cui ho avuto una storia nel 2021. Fine 2020: non è segreto, con Manuela abbiamo rotto e ognuno stava a casa propria agendo nel bene di nostra figlia» scrive Marco. «Nel mentre –ha aggiunto – ho conosciuto una ragazza, AM (non taggo e non faccio nomi per privacy) ed è nata una storia, non una semplice frequentazione». E, di seguito, ha spiegato: «Manuela era a conoscenza di tutto». «Spesso la vita è imprevedibile e le cose cambiano velocemente. Ho iniziato a sentirmi sempre in difetto con tutto e tutti, sentivo di lasciar dietro di me dolore, tristezza e non più amore e allegria. Ho rimesso la mia vita in ordine partendo dalla priorità assoluta, mia figlia. Ho fatto tagli e rinunce in modo non sempre carini e gentili». E poi, largo spazio a dolci parole per l’ex moglie: «Ancora una volta le donne si sono rivelate superiori all’uomo. Manu, dopo un suo percorso, non ha mai perso di vista l’obiettivo famiglia e prendendomi per mano, anziché entrare in conflitto, anche quando ne aveva tutte le ragioni, mi ha mostrato la strada ed abbiamo riunito la famiglia».
Melandri ha poi avuto esternazioni di stima e affetto per AM, descrivendola come «una ragazza brillante, dal QI decisamente superiore al mio. Lei – ha aggiunto – è stata una compagna di viaggio fantastica. Le auguro tutto il bene possibile e non smetterò mai di scusarmi per non averle dato ciò che meritava». E conclude: «Avevo bisogno di liberarmi da questo peso e ripartire da qui per una nuova pagina della mia vita. Non so se sia debolezza o coraggio, ma credo che la sincerità, in fondo, paghi sempre. Ora sono pronto per una nuova sfida con me stesso!».