Paura di rimanere da sola? “Certo. Ho le stesse insicurezze fragilità e paranoie di ogni donna. Anche perché un ragazzo non famoso fa fatica ad accettare la pressione – paparazzate, commenti, critiche sui social – che comporta stare al fianco di una donna popolare. E’ qualcosa che spaventa – confida la showgirl – Sono davvero pochi quelli che vorrebbero fidanzarsi con Melissa Satta”.
Mattia Rivetti l’ha conosciuto a una merenda di bambini al pomeriggio. Lui è lo zio della migliore amica di Maddox. Una frequentazione iniziata ai tempi del Covid, con tutte le restrizioni. “I primi mesi li abbiamo passati in casa. E anche se ora viviamo la nostra relazione alla luce del sole, mi ha conquistata con la sua normalità” aggiunge la Satta.
“(Mattia, ndr) vive a Milano da poco, non sapeva neanche chi fossi, sono stati i suoi amici poi a dirglielo. Ha principi, educazione, rispetto: ho molto apprezzato la sensibilità con cui è entrato nella vita di mio figlio”. E con lui Melissa Satta sogna un altro figlio o magari una femminuccia: “Ma non troppo leziosa. Non sarei la mamma da fiocchettini, la vestirei rock’n’roll”.
E racconta delle sue storie passate. Con Bobo Vieri è finita perché “ero troppo giovane” confessa Melissa. “Mi fa piacere vederlo oggi nella veste di padre, tenerissimo con le sue due figlie”. Ha sposato Kevin Prince Boateng: “All’inizio ero scettica… ma Kevin è un bellissimo mix: al rigore tedesco, sul lavoro e nella famiglia, unisce quella gioia di vivere tipicamente ghanese. Molto diverso da me. Mi ha fatto crescere”.
Da Boateng si è separata due volte. “Dopo la prima crisi abbiamo deciso di riprovarci… Abbiamo riflettuto sui nostri errori e per un po’ abbiamo trovato un equilibrio, ma non è durata e, a quel punto, meglio separarsi: non puoi forzare le cose solo perché hai un figlio… Non nascondo di aver sofferto tantissimo. Una separazione è un fallimento”.
Tra una domanda e l’altra posa per il settimanale “F” mostrando tutta la sua sensualità. Ma confessa: “Fino a 15 anni ero un manico di scopa: alta e con queste braccia e gambe lunghe, senza forme…E anche quando mi sono sviluppata ed ero più femminile, non mi interessava conquistare: preferivo divertirmi con i miei amici. Quando a “Striscia” ho dovuto imparare a ballare è stato un incubo. C’era Thais, l’altra velina, che era brasiliana e super sinuosa; io al contrario ero la disperazione della coreografa. Rigidissima”.