Il padre di Anna insegna canto all’università e negli ultimi anni, nonostante le insistenze della figlia perché lo raggiungesse in Italia, ha preferito restare nel suo paese. Durante un viaggio in treno, Anna Safroncik si è sgofata con i suoi follower, commuovendosi. «Siamo molto angosciati e nessuno ha dormito stanotte. Si sentono bombe, spari, le famiglie sono dentro casa. Da qui è difficile continuare a portare avanti gli impegni quotidiani» aggiunge l’attrice.
«Vorremmo portare via i nostri cari da Kiev, ma al momento è impossibile. Vige la legge marziale, ma soprattutto qualunque uomo venga fermato per strada su territorio ucraino viene arruolato. Mi ha fatto sapere una mia amica che il marito è stato fermato mentre stava per raggiungerla. Gli hanno dato un minuto per salutarla al telefono e cambiarsi per partire» racconta Anna. «Non riesco ad accettare che la gente continui a morire».
In un’intervista al Corriere, l’attrice ha denunciato di non riuscire ad accettare la situazione drammatica in corso. «Sono talmente arrabbiata. È una guerra mai finita, ma è da quando ci sono state le prime ribellioni al centro di Kiev che gli scontri continuano, che la gente continua a morire, che i nostri due popoli sono in guerra anche se sono fratelli».