Licata, strage in casa. Uccide fratello, cognata e i nipoti di 15 e 11 anni. Poi si spara al telefono con i carabinieri

103423891-241d01fb-5198-4a00-bb1d-e686888eedc4Strage a Licata (Agrigento) questa mattina. Prima ha ucciso il fratello, la cognata e i nipoti di 11 e 15 anni. Poi si è dato alla fuga, sparandosi mentre era al telefono con i carabinieri: ora è stato trasportato in ospedale, in condizioni disperate.

Licata, la strage dopo una lite in famiglia
L’assassino, Angelo Tardino, dopo avere ucciso quattro familiari, tra cui un bimbo di undici anni è un ragazzo di 15, si è sparato. Il suo corpo è stato trovato per strada agonizzante e portato via in ambulanza, in condizioni disperate. Le vittime sarebbero il fratello dell’omicida, la cognata e i loro figli, due ragazzini di 11 e 15 anni. L’omicida aveva il porto d’armi e possedeva un fucile da caccia e diverse pistole. A dare l’allarme è stata la moglie dell’assassino.

Angelo Tardino, l’uomo di 48 anni che ha sterminato la famiglia a Licata uccidendo il fratello, la cognata e due nipotini di 15 e 11 anni, dopo la strage si è sparato mentre era al telefono con i carabinieri. L’assassino è stato rintracciato al telefono dagli investigatori, che erano ormai sulle sue tracce e che hanno cercato di convincerlo a costituirsi. Quando ormai l’uomo sembrava ormai incline ad arrendersi e raggiungere la caserma i militari hanno sentito al telefono uno sparo. I carabinieri pensavano in un primo momento che fosse deceduto dopo essersi sparato un colpo di pistola, ma successivamente hanno scoperto che l’uomo respirava ancora. Tardino, che è agonizzante, è stato intubato e trasferito in elisoccorso all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Le sue condizioni sono gravissime.

Licata, la strage causata da una lite per l’eredità
I parenti dell’assassino e delle vittime della strage di Licata, nell’agrigentino, si trovano in caserma per accertare il movente della lite che ha portato al quadruplice omicidio di Angelo Tardino. Intanto, emergono nuovi dettagli sull’accaduto: a quanto apprende l’Adnkronos, i vicini di casa avrebbero sentito prima la lite e poi gli spari. La pistola usata per la strage è una calibro 9 regolarmente detenuta da Tardino. L’arma è stata sequestrata. Sul luogo della strage ci sono la pm Paolo Metro e il medico legale.

Licata, chi sono le vittime della strage
Si chiama Diego Tardino la prima vittima della follia omicida del licatese Angelo Tardino, che questa mattina ha ucciso, oltre al fratello, la cognata Alexandra e i due nipoti di 11 e 15 anni, Alessia e Vincenzo. Sul luogo della strage la pm Paola Vetro e il medico legale.

Licata, strage in casa. Uccide fratello, cognata e i nipoti di 15 e 11 anni. Poi si spara al telefono con i carabinieriultima modifica: 2022-01-26T11:40:27+01:00da chris20210
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